Credevo, a livello di impostazione, di aver trovato un equilibrio, invece mi ero illuso. Impostare un programma alimentare non è un affare semplice, ma proprio per niente. Al di là dei tanti calcoli che bisogna fare (e io non ho fatto, praticamente li ha fatti per me questo sito/programma: http://tinyurl.com/qdw2na8) e della tante variabili da tenere in considerazione, nella mia confusione influisce anche una mancanza di assolutezza nelle varie questioni da parte della comunità scientifica. Sembra non esistano delle linee guida condivise all'unanimità dalla comunità scientifica. Ma forse questo mio stato attuale è inevitabile: in un certo senso, significa crescere, rendersi conto che la vita non è mai fatta di assoluti; e al contempo, significa che bisogna riuscire a gestirsela attraverso le sfumature dei relativi. Tanto per dire, il fabbisogno di zuccheri. Secondo recenti studi sembra non debba superare il 5% dell'introito calorico totale. Ma il 5% lo supero forse mangiandomi una banana e una mela al giorno. Dovrei forse privarmi della frutta? Non esiste proprio, a questo punto il programma alimentare sarà un riferimento relativo, avrà un valore orientativo ma non assoluto.
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